La Cittadella Agraria di Todi, sede della scuola di agricoltura più antica d’Italia, è pronta per un nuovo ulteriore salto di qualità, che vedrà investimenti strutturali e didattici per circa 5 milioni di euro da qui ai prossimi due anni.
Si tratta di più progetti ed iniziative distinte che, dopo una lunga fase di impostazione ed elaborazione, sono arrivate a maturazione. La principale riguarda la ristrutturazione e riqualificazione della corte contadina annessa all’ex Monastero di Montecristo, oggi sede del Ciuffelli, dove un complesso di fabbricati di oltre 800 metri quadrati (stalle, magazzini, porcilaie e casale) avranno presto una nuova vita per diventare sede di moderni “laboratori territoriali”, essendo la scuola tuderte una delle 60 in Italia ad aver ottenuto uno specifico finanziamento del MIUR di 720 mila euro per l’acquisto di attrezzature e macchinari.
Si tratterà di vere e proprie unità di trasformazione agroalimentare per la produzione di conserve e confetture, farine e pane, birra, distillati, prodotti cosmetici da erbe aromatiche ed officinali. Il tutto a completamento delle attività di trasformazione già esistenti – cantina sperimentale, caseificio, frantoio e laboratorio miele – nell’azienda agraria di 75 ettari di proprietà della scuola.
Per il recupero della corte verranno investiti oltre 800 mila euro, reperiti a valere sul PSR e con cofinanziamento interno, come già avvenuto nel 2013 per l’ammodernamento della cantina, costata 570 mila euro, ed oggi un fiore all’occhiello nazionale.
Per il funzionamento sono stati individuati dei partner esterni, per lo più ex allievi oggi imprenditori, così da rovesciare il rapporto, ovvero portare le aziende ad operare dentro la scuola. Un’esperienza già riuscita al Ciuffelli con il Caseificio Montecristo, rilanciato 25 anni fa con la stessa formula ed oggi realtà d’eccellenza regionale con 15 dipendenti e con un ampliamento in corso di 100 metri quadri del laboratorio di produzione con un investimento di 250 mila euro.
Le novità sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa dal Preside Marcello Rinaldi e dal direttore dell’azienda-fattoria didattica Gilberto Santucci, i quali si sono soffermati su tempi e modalità degli interventi ma anche sulla “rivoluzione” della concezione di scuola, non più solo multifunzionale ma centro nevralgico di una rete di imprese.
Ulteriori risorse per circa 300 mila euro arriveranno invece dalla vincita di ben 6 PON nazionali, ovvero progetti per il miglioramento dell’offerta formativa sul fronte dell’inclusione e disagio giovanile, dell’alternanza scuola-lavoro, della formazione degli adulti e dell’orientamento.
A completare l’ambizioso disegno anche la notizia dell’avvio della progettazione entro primavera dell’intervento di miglioramento sismico dell’intera scuola per circa 2 milioni e 600 mila euro, un’operazione questa in capo a Regione e Provincia nell’ambito del piano post-terremoto.
Una mole di lavoro impressionante, dunque, che consegnerà alle soglie del 2020 un istituto forte di oltre 150 di storia ma anche, grazie al lavoro intenso della dirigenza, di un patrimonio didattico-formativo unico in Italia.